Alla Soms di Racconigi il docufilm "Libere di. . .Vivere"
contro la violenza economica di genere a cura della fondazione Global Thinking Foundation presieduta da Claudia Segre.
Lunedì 14 novembre andrà in scena alla Soms di Racconigi il docufilm "Libere di. . .Vivere", che ha l’obiettivo di sensibilizzare sul tema della violenza economica di genere e le sue conseguenze: è prevista una prima proiezione alle ore 10, riservata alle classi terze e quarte dell’Istituto Arimondi Eula, e una alle ore 18:30 aperta a tutti i cittadini.
"Libere di. . .Vivere", scritto e diretto da Antonio Silvestre e prodotto da Mario Tani per MAC film, nasce da un’idea di Claudia Segre, presidente della Global Thinking Foundation e una delle più accreditate esperte di finanza e attiviste per la parità di genere in Italia.
"La storia del film si snoda attorno alla vita di Stella, che dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia si vede costretta a lasciare il lavoro; col passare degli anni l’idillio familiare si trasforma in un inferno, con un marito che le fa pesare ogni giorno di essere l’unica fonte di sostentamento economico-raccontano dalla Fondazione- Alla storia di Stella si intrecciano quattro storie vere, storie di donne e violenza economica, psicologica e fisica; quattro storie che hanno, pur con esiti di diversa gravità, come comune denominatore e primo grilletto scatenante della spirale della violenza la sopraffazione economica".
Dopo il film seguirà un dibattito con due relatrici della Global Thinking Foundation, che permetterà ai ragazzi e a tutti i cittadini partecipanti di riflettere su ció che hanno appena visto.
"Il 25 novembre sarà la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne; in occasione di questa ricorrenza abbiamo voluto proiettare questo film per sensibilizzare sul tema della discriminazione femminile e fornire alle donne gli strumenti per riconoscere la violenza già dai primi segnali-spiega la consigliera con delega alle pari opportunità Daniela Biolatto- Nelle famiglie, anche a causa di un retaggio della cultura patriarcale, spesso chi rinuncia al lavoro per dedicarsi a ruoli di cura è la donna. Con questa iniziativa vogliamo creare la consapevolezza che autonomia finanziaria è sinonimo di libertà".
Conclude Biolatto: "Stiamo anche lavorando ad un evento sul tema del catcalling, che si terrà a marzo, in occasione della festa della donna".