Lapide 5

Al primo piano del Municipio,
sul pianerottolo che immette agli uffici comunali e alla Sala del Consiglio, fa bella mostra di sé la lapide più grande e più appariscente, posta nell’agosto 1891 in memoria del sedicesimo anniversario della morte di un celebre personaggio racconigese, il “pubblicista, deputato, senatore” Michelangelo Castelli (1808/1875).

La lapide è estesa in senso verticale, con marmi policromi, i bordi confinari in alto e in basso sono finemente decorati, al di sopra del testo vero e proprio c’è una fusione in bronzo che raffigura lo stemma racconigese del “San Giovannino”, sopra le scritte c’è un bel rilievo del volto del Castelli, incorniciato da otto borchie laterali. Michelangelo Castelli, racconigese di famiglia e di nascita, ma poi torinese d’adozione, volle essere sepolto nel nostro cimitero cittadino: negli anni cruciali per la formazione dello Stato unitario sabaudo italiano, quelli siglati dall’eccezionale presenza umana e politica di Camillo Benso conte di Cavour dal 1850 al 1861, il racconigese Castelli (che fu anche Sindaco) si rivelò un fraterno e geniale consigliere del “gran conte” e di molti altri politici piemontesi dell’epoca.

Con lui, ancora una volta, la “grande storia” è passata per Racconigi, perché ci fu anche il suo intelligente “zampino” nell’abile ragnatela diplomatica che portò il piccolo Piemonte sabaudo ad unificare la penisola italiana.

 

Valuta da 1 a 5 stelle la pagina

Grazie, il tuo parere ci aiuterà a migliorare il servizio!

1/2

Vuoi aggiungere altri dettagli? 2/2

Inserire massimo 200 caratteri